E’ una tale vipera il tempo. Ogni spira un’occasione per perdersi, per lasciarsi stringere, per farsi mordere. Ogni centimetro di pelle un disegno, un labirinto nel labirinto delle spire. Anche capace, però, di inaspettati, generosi regali.
Questa passaggio è uno dei miei preferiti e, penso, anche uno dei più significativi del libro perché al cuore del mio romanzo Acqua Morta c’è questo: il rapporto difficile e ambiguo tra esseri umani e Tempo.