Nel 1967, Pier Paolo Pasolini era già oggetto (o, per meglio dire, soggetto) di scandalo e di acceso dibattito, quando, dopo un singolare prologo di freudiana parvenza, un baldo ma spaurito Edipo (nella persona di Franco Citti – uno dei suoi attori feticcio) tentava tutte le vie per perdersi, ma tutte le vie, inevitabilmente, lo risospingevano verso Tebe e verso il compiersi di quel suo amaro...
Acqua Morta – Prologo:II
Fuori, in giardino, nel quieto rossore della sera, due giovani operai hanno posato le vanghe, i picconi e gli arnesi; hanno messo a dormire la piccola scavatrice, che ha faticato tutto il giorno a far buche. Stappano ora due birre e si siedono vicino allo scavo, proprio di fronte alle finestre di Patrizia; attendono che il loro capo riemerga dall’ufficio – si spera – con un altro...
Acqua Morta – Prologo: I
Alto Adige. O Sud Tirolo. Il massiccio del Rosengarten rifulgeva di rosso al tramonto, ultimo insormontabile baluardo tra il silenzio delle valli e il resto del mondo. Le sue cime si specchiavano sulla superficie immacolata, smeraldina, delle acque sacre di Carezza, un tempo abitate dalla ninfa Ondina. Subito di là dal lago, poco distante dalla strada del passo, anche i torrioni pesanti e...
Acqua Morta – I luoghi del racconto
Tutti i luoghi del mio romanzo sono reali, anche se talvolta, per esigenza di racconto, ho dovuto cambiarne il nome o l’esatta collocazione, Chi conosce i Monti Pallidi, però, sono certo che li riconoscerà!
Acqua Morta – M.C.Escher
Non posso che iniziare questo post con una dichiarazione d’amore: sono un grande estimatore dell’opera di M.C.Escher. Penso che Escher meriti a pieno titolo di essere annoverato tra i massimi artisti di ogni tempo e luogo, non meno di Caravaggio, Michelangelo, Vermeer o Van Eyck. Trovo che il rigore e la profondità della sua messa in paradosso della rappresentazione prospettica...
La Notte
Un’altra occasione banale: al ritorno da una serata allegra in compagnia di amici, a tarda notte, ci fermammo di fronte alla chiesa di Lagaro. Lagaro è uno di quei posti che normalmente attraversi, ignorandolo, mentre vai da qualche altra parte. I luoghi però, anche quelli più trascurati o trascurabili, quando si spogliano della loro quotidianità, rivelano a volte la loro essenzialità. Come...
Quasi per contrappasso
Non tutti i boschi son foreste degne di elfi, gnomi e draghi. Certi boschi sono soprattutto macchie, luoghi di decomposizione – in cui però la vita bolle in potenza come dentro a una pentola a pressione. Ricordo bene il bosco in questione (lungo il torrente Brasimone all’uscita dal Bacino Piccolo, sotto a Castiglione dei Pepoli: all’epoca poco più di una fogna a cielo aperto...
Nuvolo
Altra breve poesia di trasfigurazione nata da un’occasione banalissima: una passeggiata in centro a Prato mentre in cielo si stava preparando un temporale.
A Giovanni
Il Giovanni di questa poesia è una persona realmente vissuta ma che non ho mai conosciuto se non attraverso i racconti di altri: uomo semplice, gran lavoratore, padre di famiglia. Per campare la moglie e le tre figlie, aveva dovuto lasciare il paesello in montagna e accettare lunghe trasferte all’estero, in zone remote e inospitali. Lavorava ai pozzi petroliferi. Il coraggio e la dedizione...