L’occasione di questa poesia fu quanto mai banale, eppure la ricordo ancora distintamente. Camminavo verso casa in un rovente giorno d’Estate. Era Agosto – il mese che tradizionalmente la mia famiglia passava al mare. Incrociai una bambina dagli occhi azzurrissimi – come il mare. Aveva un’aria imbronciata e pensierosa, quasi assorta, che mi parve rispecchiare i miei...
La Notte
Un’altra occasione banale: al ritorno da una serata allegra in compagnia di amici, a tarda notte, ci fermammo di fronte alla chiesa di Lagaro. Lagaro è uno di quei posti che normalmente attraversi, ignorandolo, mentre vai da qualche altra parte. I luoghi però, anche quelli più trascurati o trascurabili, quando si spogliano della loro quotidianità, rivelano a volte la loro essenzialità. Come...
Quasi per contrappasso
Non tutti i boschi son foreste degne di elfi, gnomi e draghi. Certi boschi sono soprattutto macchie, luoghi di decomposizione – in cui però la vita bolle in potenza come dentro a una pentola a pressione. Ricordo bene il bosco in questione (lungo il torrente Brasimone all’uscita dal Bacino Piccolo, sotto a Castiglione dei Pepoli: all’epoca poco più di una fogna a cielo aperto...
Nuvolo
Altra breve poesia di trasfigurazione nata da un’occasione banalissima: una passeggiata in centro a Prato mentre in cielo si stava preparando un temporale.
A Giovanni
Il Giovanni di questa poesia è una persona realmente vissuta ma che non ho mai conosciuto se non attraverso i racconti di altri: uomo semplice, gran lavoratore, padre di famiglia. Per campare la moglie e le tre figlie, aveva dovuto lasciare il paesello in montagna e accettare lunghe trasferte all’estero, in zone remote e inospitali. Lavorava ai pozzi petroliferi. Il coraggio e la dedizione...